Dopo che, la semplice ed austera processione di penitenza, formata dal clero locale, dal clero diocesano e dalle Associazioni cattoliche, raggiunge il Santuario, si svolge, poco dopo, la rituale procedura della apertura della lastra .

E’, in pratica, come si intuisce, l’apertura materiale della porta in vetro che chiude la nicchia ove è riposta la statua della Madonna dell’Assunta. Tre diverse chiavi vengono introdotte in altrettante serrature rispettivamente dal più anziano del Comitato dei Riti settennali, dal Parroco e dal Sindaco. Mentre il suono tipico dei campanelli si intensifica… viene aperta la lastra…

Una commossa ovazione ed un prolungato, sentito e liberatorio applauso nel momento in cui il vetro della nicchia viene spalancato e… mostra la Statua dell’Assunta… Il significato della caduta del trasparente diaframma che separa i fedeli dalla statua segna una delle possibili chiavi di lettura dell’intera manifestazione. Questa gestibile vicinanza diretta, possiamo dire, senza interposta separazione, quasi viso a viso, direttamente… porta a parlarle, a pregarla, a chiedere e a chiedere perdono…

Umana confessione, comunione e purificazione collettiva che diventano, ogni sette anni, la possibilità di stabilire un contatto.

I termini apertura della lastra e la conseguente chiusura della lastra indicano i momenti significativi nei quali la statua della Madonna dell’Assunta viene coinvolta nell’evento, divenendone protagonista indiscussa.