La domenica, i rioni convergono presso il cortile del Santuario. Si celebrata la messa solenne e al termine, preceduto dai campanelli, si forma la processione nell’ordine dei quattro rioni.
Dietro il mistero di “San Girolamo penitente” si inseriscono i battenti e, poi, gli altri rioni… infine esce la statua dell’Assunta, segnalata da un colpo di mortaretto.
Il momento culminante e significativo per i partecipanti è l’incontro dei battenti con l’Assunta in prossimità di Piazza Castello; la statua viene fatta stazionare a margine della Piazza per ricevere l’offerta penitenziale dei battenti che si inginocchiano pregando e, aumentando il ritmo dei colpi, sfilano per poi riprendere il corteo processionale.
I campanelli, dopo aver accompagnato il corteo in testa, giunti al santuario, tornano indietro per andare incontro alla statua dell’Assunta e precederla fino all’arrivo in chiesa
Si chiude la Processione generale, ecco l’incipit di uno scritto del 1961 di Padre Adolfo De Blasio pubblicato sul Bollettino del santuario dell’Assunta:
“… E‘ finito l’incantevole e commovente scenario di questa giornata trionfale della preghiera, dei sospiri e del pianto, sotto il pio sguardo di Maria, invocata ed acclamata, non per pervertimento psichico, ma per gli infiniti bisogni del cuore …”