I ‘misteri’ sono quadri viventi, rappresentazioni simboliche mutuate delle sacre scritture, vite dei santi, storia della chiesa, dogmi di fede … un susseguirsi quasi interminabile di personaggi che camminano conservando pose e atteggiamenti che meglio caratterizzano il senso collettivo della scena interpretata. Sono ben oltre cento complessivamente le rappresentazioni statiche di tipo teatrale. I misteri sono interpretati da uomini e donne, adulti e bambini, che conservano nel percorso processionale staticità, fissità e mutismo nell’interpretazione e nelle pose. Queste ultime, spesso, sono faticose e complicate da rappresentare e gestire … ecco, quindi, Giovanna d’Arco legata a un tronco sul rogo con gli occhi rivolti al cielo … o Costantino che all’apparizione della croce, camminare a ritroso con le braccia alzate …Ciascun mistero è preceduto da un’insegna comunemente portata dai più piccoli … un angelo, una verginella o un paggio che in modo composto e assorto innalza l’insegna che reca la sintetica scritta del mistero rappresentato. Tra un mistero e l’altro, per sottolineare lo ‘stacco’ e preparare lo spettatore a quello successivo, trovano spazio e sistemazione uomini e donne appartenenti al Rione che procedono pregando e recitando litanie e che hanno anche il compito, non secondario, di guidare, sostenere e gestire gli interpreti del mistero. Ogni mistero è pensato, preparato e organizzato con molta meticolosità curando i particolari: che vanno dal vestiario agli accessori, dalle pose agli interpreti. Questi ultimi sono scelti con molta accortezza … più che altro con criteri legati alla somiglianza e all’aderenza al personaggio da interpretare. I Comitati rionali, che gestiscono questa fase, si servono dell’interpretazione della gente guardiese ma anche di persone provenienti dall’intera Valle telesina, d’ogni ceto e cultura. Nelle Processioni di ‘penitenza’ l’ultimo mistero del rione richiama fortemente il concetto di penitenza, infatti, il rione Croce rappresenta San Girolamo penitente, il rione Portella Santa Margherita da Cortona, il rione Fontanella, il bestemmiatore lapidato, e infine il rione Piazza, la Maddalena penitente. Chiudono il corteo processionale di penitenza i disciplinanti.
* Per meglio descrivere la ‘sequenza’ organizzativa tra misteri viene proposto uno sviluppo planimetrico che meglio aiuta nella lettura e nella sequenza organizzativa. (Sezione 5)