I battenti sfilano esclusivamente nel giorno della Processione generale seguendo il Mistero di San Girolamo penitente rappresentato dal Rione Croce.  L’ antico luogo di riunione dei battenti è la cappella del ‘Sangue sparso’, nella Basilica Santuario dell’Assunta, ma il loro numero sempre crescente, ha fatto si che l’intero Santuario sia occupato dai battenti, che, al grido ‘Fratelli, in nome di Maria, con forza e coraggio, battetevi !‘  in ginocchio, camminando a ritroso e con lo sguardo verso la statua dell’Assunta escono dal Santuario per sistemarsi, incolonnandosi, dietro il mistero di San Girolamo penitente.

Disposti in una lunga fila a due, reggendo nella mano sinistra un crocifisso, e molti anche una immaginetta dell’Assunta, incappucciati e vestiti con un lungo saio bianco, modificato ed aperto sul davanti, si battono il petto con la ‘spugna’, un pezzo di sughero circolare, nel quale sono stati opportunamente sistemati degli spilli le cui punte fuoriescono dal sughero per circa due millimetri, e sono ulteriormente distanziati alla base del sughero con uno strato di cera. Il battente, percuotendosi incessantemente e ritmicamente, provoca il sanguinamento del petto. Per detergere, disinfettare e mantenere aperta la ferita, alcuni assistenti, dispensano del vino bianco sulla spugna.

Il gruppo dei battenti seguono la processione generale fino all’incontro con la Statua dell’Assunta, in prossimità di Piazza Castello e della Basilica di San Sebastiano; poi, cominciano ad allontanarsi singolarmente o a gruppi per poi ritornare, vestiti con abiti ordinari, a seguire l’ultima parte della processione generale e a prendere in spalla la Statua dell’Assunta. E’ un loro antico diritto accompagnarla al Santuario nell’ultimo tratto del percorso processionale.