La chiesa di Maria SS. Annunziata o, Ave Gratia Plena o più sinteticamente l’ AGP, è la Chiesa del rione Piazza probabilmente fu la prima chiesa del paese, costruita all’interno della cinta muraria del centro antico nella strada e nello slargo più importante di allora.
L’Annunziata di Guardia Sanframondi, era una istituzione, svolgeva attività ospedaliera, brefotrofio, e di amministrazione catastale. Al suo interno era presente una Confraternita così come altre Chiese dell’Annunziata in Campania.
Molti sono gli spunti documentali che mettono in relazione le antiche attività di questa istituzione alle numerose tradizioni locali ancora presenti sul territorio. Originariamente era una cappella e aveva annesso un ospedale a servizio della gente più bisognosa e dei disabili della comunità. Dopo pochi anni fu ampliata anche perché nel 1593 fu abolito l’annesso ospedale per essere trasferito nei locali attigui alla chiesa di San Rocco.
E’ da ritenere che, con il trasferimento dell’ospedale, e sulla scorta del recupero di spazi resi liberi che fu immaginato l’ampliamento della struttura della chiesa e fu realizzata la volta del ‘cappellone laterale’, insieme al grande vano antistante di forma rettangolare.
La chiesa fu distrutta dalla scossa che si verificò nel pomeriggio del 5 giugno del 1688 con effetti disastrosi per i paesi a sud-ovest dei monti del Matese, nel Beneventano e in Irpinia. Le comunità di Cerreto Sannita, Guardia Sanframondi, Civitella Licinio ebbero danni tremendi.
Dopo il sisma, la chiesa dell’Annunziata fu ricostruita e ulteriormente arricchita e abbellita conservando comunque gli ampliamenti di cui abbiamo parlato e sfruttando il suo impianto planimetrico, così come si presenta oggi con un’elegante facciata barocca e con un portale in pietra che termina superiormente con un timpano spezzato.
Lateralmente alla chiesa si può ammirare il campanile, abbellito da pietre lavorate e da sei finestroni campanari. In alto svetta la cupola rivestita di piastrelle colorate con alla base due leoni scolpiti in pietra. Internamente, la chiesa è a navata unica a forma rettangolare sul lato accoglie il ‘cappellone’ che ci ricorda il primo insediamento.
Molto bello il soffitto a cassettoni intarsiato e dorato un capolavoro del periodo barocco. Di notevole pregio e interesse artistico sono gli angeli di marmo che adornano il pregevole altare maggiore decorato con tarsie di marmi policromi sul quale era collocata la tela di Paolo De Matteis dipinta nel 1693 raffigurante l’Annunciazione.
Recentemente si sono realizzati lavori di consolidamento e manutenzione, con l’ipotesi di un suo recupero come spazio museale ed espositivo. Sicuramente è la strarda da percorrere per ridare dignità, decoro e splendore a un luogo che per Guardia ha significato la memoria della propria esistenza.