La statua della Madonna dell’Assunta si presenta così come siamo abituati a vederla ancora oggi, poggiata su una base lignea in posizione eretta e nell’atto di benedire; mentre sul lato sinistro sorregge il Bambino. E’ ricoperta da un lungo mantello in seta.
In realtà se, privata della seicentesca veste in seta trapuntata in oro, la statua si presenta seduta su un trono con il bambino in piedi sulle ginocchia. Misura novantuno centimetri di altezza dalla sua piccola base di legno. E’ verosimile che in origine la pregevole scultura lignea dovesse appartenere a una pala d’altare e una volta staccata dal suo contesto originario, ha perso tutte le sue peculiarità fino ad assumere un aspetto del tutto diverso. Infatti, la scultura a prima vista sembra ricavata da un blocco ligneo di noce morbida e si presenta svuotata internamente, scavata anche in modo approssimativo come a voler privilegiare l’aspetto decorativo frontale della scultura
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Il solo documento manoscritto sulla descrizione della statua risale al 3 febbraio 1585, in occasione di una visita pastorale fatta a Guardia da vescovo Giovanni Stefano de Urbieta si legge che l’altare maggiore della chiesa parrocchiale era ornato da una immagine lignea dipinta. Mentre per la descrizione della nicchia nel 1685 viene registrato che … ‘ nel muro della parte superiore vi è la cona con quattro colonne, base e capitelli, et altri lavori di noce indorate, nel mezzo della quale vi è un nicchio, dove sta l’imagine della B.V. di rilievo con il bambino in braccio molto antica …’
Storicamente la statua è stata sempre fatta risalire al 1011 per via della scrittura posta sulla base della statua.
Quel 1011 andava però letto come 1611 anno dell’ intervento di restauro sulla statua. L’equivoco è nato per quella data appunto 1611 posta sulla pedana della scultura, che, per un normale logoramento da sfregamento prodotto dalla veste ha usurato parte della scritta. Da un’attenta analisi in fase di sopralluogo si è chiarito che il testo completo tradotto dell’iscrizione così recita:
P.F.A.S. (le iniziali del nome dell’autore del restauro) nell’anno del Signore 1611 l’ha restaurata e scientemente ne ha incrementato il culto in onore della Madre di Dio in Cielo Assunta‘.
Dopo questo intervento di normale manutenzione sulla statua, e dopo la descrizione del 1685 della nicchia che descriveva chiaramente una scultura seduta e non alzata, si può ipotizzare che il successivo deturpante inserto effettuato sulla statua fosse riconducibile a un intervento resosi necessario dopo il terremoto del 1688 come dire che anche la statua ‘fu vittima’ di quel tremendo evento sismico. (?)
Rimane non risolto, invece, l’origine della scultura. Sulla scorta di analisi che esaminano elementi formali quali: fattezze, forma e tecniche utilizzate, potrebbe non essere azzardato ipotizzare la sua origine tra l’XI e il XII secolo. Certo è che nel 1685 si scriveva, come abbiamo visto … che era molto antica.