La spugna è un pezzo di sughero circolare, realizzata e costruita da artigiani locali appartenenti ai rioni, nel quale sono opportunamente conficcati degli spilli. Queste punte fuoriescono dal sughero per circa due millimetri. Il battente, percuotendosi incessantemente provoca il sanguinamento del petto. Per detergere, disinfettare e mantenere aperta la ferita, alcuni assistenti, tra le fila dei battenti, dispensano del vino bianco sulla spugna.
Il luogo di riunione dei battenti è la cappella del ‘Sangue sparso’ nel Santuario, dove iniziano la loro penitenza. “Fratelli, in nome di Maria, battetevi !” è il grido d’inizio…in ginocchio, camminando a ritroso guardando la statua, escono dal santuario e si dispongono ordinatamente dietro il mistero di “San Girolamo penitente”.