“… E, in vero, un fremito corre per le vene al suono di quei campanelli; i corpi si curvano come sotto l’impulso d’una forza misteriosa; una compunzione sincera, una profonda emozione si impossessa del cuore umano… Coi rintocchi or celeri or lenti, fanno provare all’uomo ogni più svariato affetto: fanno vedere l’abisso della nullità umana, fanno sentire il fascino delle celesti cose … “
Così, poeticamente, Padre Adolfo De Blasio descrive la loro uscita e la loro sonorità molto particolare. La religiosità popolare attribuisce ai campanelli il compito di convocare la comunità per una pubblica preghiera. Il primo importante simbolo dei riti è quindi, di tipo sonoro, il tipico suono ritmato dei campanelli che accompagnerà gran parte dello svolgimento della manifestazione guardiese.
In sostanza si tratta di due campane, una più piccola dell’altra agganciate a un robusto sostegno di legno con due impugnature metalliche laterali che ne consentono una facile presa e trasportabilità. La tradizione vuole che i campanelli siano stati rinvenuti con la statua, il manufatto più grande reca la scritta Jesus Maria 1048 questo è molto probabilmente l’anno della fusione, mentre su entrambe le campane sono incise i nomi di Assunta e Pietro Pascale con molta probabilità, sono i nomi dei possibili offerenti dei campanelli all’Assunta. Entrambe le campane sono decorate con semplici motivi a rilievo e presentano sul lato destro l’immagine della Madonna. Questi elementi, ma soprattutto la data, fanno appunto pensare ad un loro presunto ritrovamento insieme alla statua.
I campanelli sono conservati nel santuario dell’Assunta sotto la nicchia ove è riposta la statua della Madonna e sono utilizzati solo in tre precise occasioni:
Per intercedere la Madonna dell’Assunta in caso di calamità naturali;
In occasione delle processioni penitenziali;
Per effettuare le questue rionali
Nell’anno della celebrazione dei riti settennali di penitenza, la prima domenica dopo il 26 maggio, festività di San Filippo Neri, patrono di Guardia Sanframondi, i comitati iniziano la questua all’interno del proprio rione. La raccolta di fondi e le offerte sono l’unica forma di finanziamento dei riti settennali.
Com’è tradizione, al termine della prima messa ordinaria che (fino a qualche anno fa, era celebrata alle ore 6:00, oggi invece la funzione si svolge alle ore 8:00) i rappresentanti del rione, su invito del parroco, prelevano i campanelli dal loro alloggiamento e, dopo una breve benedizione, vengono portati fuori dal santuario, dove ritorneranno verso mezzogiorno e consegnati nuovamente al parroco.
Questa procedura si ripete, a distanza di una settimana, in modo identico per i quattro rioni.
Nel 2010 la sequenza è stata:
- Mercoledì 26 maggio festività di San Filippo Neri
- Domenica 30 maggio uscita campanelli e questua del rione Croce
- Domenica 06 giugno uscita campanelli e questua del rione Portella
- Domenica 13 giugno uscita campanelli e questua del rione Fontanella
- Domenica 20 giugno uscita campanelli e questua del rione Piazza
In questo 2024 invece la sequenza è stata:
- Domenica 26 maggio festività di San Filippo Neri
- Domenica 2 Giugno uscita campanelli e questua del rione Croce
- Domenica 9 giugno uscita campanelli e questua del rione Portella
- Domenica 16 Giugno uscita campanelli e questua del rione Fontanella
- Domenica 23 Giugno uscita campanelli e questua del rione Piazza